La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dall’epoca delle catacombe l’arte funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. La commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti prende forma nel IX secolo in ambiente monastico: venne infatti celebrata per la prima volta nel cristianesimo nel 998, per disposizione dell’abate di Cluny, che ordinò a tutti i monaci dell’ordine cluniacense di fissare il 2 novembre come giorno solenne per la “Commemorazione dei defunti”. A partire dal XIII secolo, con il nome di Anniversarium Omnium Animarum, la festa è riconosciuta da tutta la Chiesa Occidentale, apparendo per la prima volta in veste ufficiale nell’Ordo Romanus. Ne facciamo memoria con il “Giudizio universale” ceramico di Walter Bartoli e Adelmo Cornacchia (1997) nella Chiesa di San Lorenzo in Selva di Lugo.