Saluto ai giovani che partecipano alla Giornata mondiale della gioventù – sagrato della cattedrale di Imola
Voi sapete chi seguire, a chi dare retta, a chi guardare. Sapete che tra gli adulti c’è chi rende presente Gesù nella società di oggi. Sapete di essere chiamati a trascinare con la gioia e con l’esempio i vostri coetanei, anziché farvi trascinare. Siete coscienti che l’annuncio dato da voi questa sera con semplicità, senza imporvi con l’aiuto di luci abbaglianti né di musiche ad alto volume, senza andare in delirio per una star, è l’annuncio di cui Imola ha bisogno. Sapete infine che i profughi approdati in questi ultimi giorni sulle coste italiane, magari strumentalizzati, magari illusi, sono vostri possibili alleati.
Questa sera compite un passo in avanti, nella vostra giovinezza. Cristo vi fa sapere che siete importanti, che siete protagonisti, anche se fate fatica ad inserirvi nel mondo del lavoro. Dice infatti che fate bene a manifestare pubblicamente, che se non gridaste voi griderebbero le pietre. Fatevi sentire dunque, cari giovani, svegliate questa città arroccata nelle sue sicurezze economiche!
Voi sapete qual è la portata dell’annuncio della Pasqua; sapete che la mentalità corrente non lo può accettare, perché dovrebbe mettersi in discussione. Sapete anche che vi mette in crisi, perché vi rende segno di contraddizione. Però non potete fare a meno di alzare la voce e di proclamare: «Osanna al Figlio di David, osanna al Redentore!». Non potete fare a meno di ripetere ciò che un giorno i ragazzi di Gerusalemme gridarono, mentre le autorità cercavano invano di zittirli.
Gridate, cari giovani e ragazzi, gridate con tutta la voce. Gridate, perché ne avete motivo e perché altrimenti griderebbero le pietre. La verità non può essere sottaciuta: Gesù è l’unica salvezza dell’uomo!