La congregazione ha festeggiato un secolo di vita nel ricordo della fondatrice madre Agnese Tribbioli
Per ricordare i 100 anni di fondazione della Congregazione delle Pie Operaie di San Giuseppe le comunità di Castel del Rio e Casalfiumanese hanno organizzato una serata commemorativa il 29 maggio scorso. Alla Celebrazione eucaristica presieduta nel santuario della Madonna del Sudore dal parroco di Castel del Rio, don Marco Giordano e concelebrata da don Antonello Caggiano Facchini, parroco di Casalfiumanese e don Matteo Casadio, parroco di Tossignano, hanno preso parte il sindaco di Castel del Rio e numerosi fedeli e amici delle suore. Dopo la recita del Rosario, don Francesco Armenti, postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione della fondatrice suor Agnese Tribbioli, ha tenuto una relazione sulla devozione mariana nella vita della Serva di Dio. Don Francesco ha messo in risalto, cogliendo dai rispettivi scritti, gli elementi che accomunano la devozione a Maria di papa Francesco e quella della Tribbioli evidenziando come in entrambi la maternità della Madonna renda la loro fede “materna e tenera” e segno della misericordia del Padre. Analizzando alcuni scritti della madre fondatrice, il relatore ha evidenziato le peculiarità della spiritualità mariana della Tribbioli. Il senso materno di Maria, infatti, ha caratterizzato oltre che la fede anche lo stile pedagogico e relazionale di suor Agnese spingendola a farsi madre degli orfani e dei poveri del suo tempo e delle “sue” suore. Nella Vergine vedeva la madre attenta e provvidente nella quale nutrire fiducia e riporre speranza nei momenti di prova. La Madonna, però, è sempre colei che porta e conduce al Figlio. Alle suore raccomandava, infatti, di “pregare la Vergine Immacolata per diventare piena di amore per il dolce e santo Gesù”. Il postulatore ha fatto notare, infine, come la devozione a Maria nella Tribbioli non sia frutto di sentimentalismo o devozionismo ma di una fede autentica, profondamente teologica ed ecclesiale. Una devozione che, unita all’amore alla Chiesa, “l’altra madre” del cristiano, può diventare “il metro di verifica” del cammino di fede di ogni credente. E’ seguito con un momento di festa.