Cari imolesi,
la devozione alla Madonna del Piratello è radicata in noi. Si rivela soprattutto in occasione della “visita” della sua Immagine: mentre essa percorre il tragitto dal Santuario alla Cattedrale, in tanti escono dalle proprie case per fare ala al suo passaggio. Non mancano i segni di festa, le preghiere, i doni, i volti esprimono una gioia composta ma profonda.
Molte cose però stanno cambiando, in noi e attorno a noi. I ritmi della vita sono diventati più rapidi ma la maturità delle persone – non soltanto dei giovani – viene raggiunta più lentamente. Si perde il contatto con la realtà, si indebolisce l’identità personale e collettiva. In questo contesto, le Rogazioni possono presentare un’occasione favorevole per ritrovare noi stessi. Non è pensabile che i cambiamenti in corso siano del tutto negativi, le difficoltà nascondono delle nuove opportunità.
Vogliamo affidarci ancora alla Madonna, farci accompagnare dalla sua maternità. Ella ha riconosciuto e accolto l’intervento di Dio non per un po’ né parzialmente, ma giorno dopo giorno, mettendosi in gioco fino in fondo. Guardando a Lei non subiremo i cambiamenti ma li affronteremo; non li affronteremo isolatamente, ma insieme; non ci spaventeremo, ma prenderemo coraggio.
Imolesi carissimi, rinnoviamo la nostra fiducia nella Signora di Imola!

Tommaso, vescovo

Imolesi, accogliamo il passaggio della Processione ornando le case con fiori e drappi.