Di nobile famiglia, Camillo fu soldato di ventura. Persi i suoi averi al gioco, si mise al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Convertitosi ed entrato nell’Ordine, si dedicò soprattutto ai malati. Divenuto sacerdote nel 1584, fondò la “Compagnia dei ministri degli infermi”. Beatificato nel 1742 e proclamato santo quattro anni dopo da Papa Benedetto XIV, Leone XIII lo dichiarò, nel 1886, patrono degli infermi e degli ospedali. Pio XI poi lo proclamò patrono degli infermieri nel 1930 e Paolo V protettore particolare della sanità militare italiana.

Ne facciamo memoria con il dipinto di Giuseppe Gottarelli, figlio del ben più celebre Angelo (1831), nella Chiesa di San Lorenzo in San Carlo di Imola.