Patriarca del monachesimo, è uno dei santi più amati e venerati dell’intero mondo cristiano. Ancora giovane vendette i beni paterni e si ritirò nel deserto a condurre vita eremitica, dove affrontò le tentazioni del demonio e sopportò le sue vessazioni. Avverso oppositore dell’eresia ariana, trascorse gli ultimi anni della sua esistenza in assoluta solitudine nel deserto della Tebaide, dove morì più che centenario.
Ne facciamo memoria con una piccola terracotta attribuita al plasticatore bolognese, ma attivo a Imola, Giovanni Corazza (sec. XIX-inizio), originariamente nella Chiesa di Ghiandolino (raccolta del Museo Diocesano).

MV