Riportiamo qui l’articolo pubblicato sul numero 5 del settimanale diocesano Il Nuovo Diario Messaggero dopo la conferenza stampa di presentazione del progetto.
“Generare una rete di relazioni umane e aperte”. È questo il contenuto del messaggio che papa Francesco ha trasmesso lo scorso settembre in occasione del lancio del patto educativo. Il vescovo di Imola monsignor Giovanni Mosciatti ha colto al volo l’occasione e, stimolato dall’invito del pontefice, ha presentato il nuovo progetto: il villaggio dell’educazione. Confronto, formazione e crescita comunitaria: questo l’obiettivo che si è prefissato insieme alla Consulta delle aggregazioni laicali della Diocesi di Imola con cui si è già confrontato più volte. Di che si tratta? È proprio il vescovo che lo spiega: «È nato come un piccolo seme che è cresciuto spontaneamente. A settembre il papa ha annunciato il lancio di un patto educativo, una dichiarazione in cui si comprende come l’emergenza educativa di cui tutti parlano abbia bisogno di un villaggio. Arrivando in diocesi ho conosciuto numerose realtà e nei vari dialoghi mi sono accorto che mancava un’unità. Cioè: tante persone vivono situazioni simili, operano negli stessi settori, ma manca la conoscenza di ciò che fa l’altro». Tra gli esempi citati da Mosciatti il tentativo, poi risultato vano, di mandare un’ambulanza in Africa da parte di un’associazione del terzo settore. Pochi giorni dopo, però, un’altra si è recata dal vescovo per comunicare l’avvenuta consegna. Se solo si fossero parlate…
Da questa esperienza l’esigenza di intervenire sul campo e rimboccarsi le maniche. Lo stesso metodo l’ha poi applicato nel dialogo con alcune associazioni che nel territorio aiutano i disabili (ben otto) e così da alcune settimane si vedono per affrontare i problemi comuni.
Lo scopo di costruire il villaggio è quello di farsi portatori di un’alleanza tra tutte le componenti sociali: giovani, adulti, imprenditori, politici. Nessuno escluso. «Coraggio di mettere al centro la figura del singolo, investire energie con creatività e formare soggetti disponibili al servizio della collettività – continua Mosciatti -, questi i tre principi cardine su cui dovrà poggiare il progetto». I protagonisti saranno le persone che abitano il territorio. Le idee, anche solo abbozzate, sono già numerose. Tra queste, istituire una comunità all’insegna dello sport coinvolgendo enti di promozione sportiva e Csi. E poi le aziende, i dirigenti scolastici, i candidati alle elezioni comunali… insomma, un villaggio dove ognuno possa portare il suo contributo.
Il desiderio del vescovo e dell’intera diocesi imolese è poter dare alla luce questa nuova creatura entro il prossimo autunno, tra la fine di settembre e l’incombere di ottobre. Il luogo ancora non lo si conosce ma tra le idee c’è l’area dell’Osservanza. Un villaggio all’insegna dell’apertura culturale e religiosa, in grado di accogliere tutti, non solo i cattolici. «Un luogo dove poter far coesistere scuola, sport, economia, terzo settore, impresa, in maniera tale da riuscire a formare uno spazio rivolto al dialogo e al confronto» ha concluso monsignor Giovanni Mosciatti. Nei prossimi giorni sarà attivata una pagina web, all’interno della quale sarà possibile riscontrare quelli che saranno gli incontri e le opportunità che via via si presenteranno.
In questo grande progetto non mancherà certamente l’apporto lughese. Nella presentazione alla stampa avvenuta il 31 gennaio era presente anche Guido Ferretti del circolo Umana Avventura che, sulla scia di quanto descritto dal vescovo, ha annunciato che anche a Lugo non mancheranno le occasioni per costruire il villaggio: «Vorremmo portare questo bel progetto in Bassa Romagna sempre a inizio ottobre e prima, perché no, anche alla fiera sotto al Pavaglione (dal 12 al 20 settembre, ndr.). Abbiamo a cuore che il villaggio permanga, cioè che una volta finito tutto continuino i rapporti che nascono». Una cosa è certa: quella appena lanciata è una sfida, se poi sarà colta o meno lo si vedrà col tempo. Più che un progetto, rappresenta un desiderio che andrà costruito insieme. Passo dopo passo.