Inizierà con l’appuntamento del 4 marzo il ciclo di incontri “Giovani, accompagnamento e discernimento” tenuti presso la sede dell’Azione Cattolica di Imola (piazza Duomo, 2).
Per informazioni contattare il direttore della Scuola di Formazione Teologica, mons. Carlo Sartoni (tel. 0542-22586) o la segreteria dell’Azione Cattolica (tel. 0542-23201).
Di seguito l’intervento di don Ottorino Rizzi, relatore degli incontri.
Più volte, papa Francesco, ha affermato che “la Chiesa ha bisogno di crescere nella capacità di discernere”. Il verbo “discernere” significa distinguere e indica un esercizio della ragione umana che cerca di trovare il miglior momento e mezzo concreto per realizzare il bene. A livello spirituale, il discernimento aiuta a distinguere ciò che si muove nel nostro cuore: sentimenti, pensieri, atteggiamenti umani… e anche la voce dello Spirito Santo oltre che a quella del maligno. Grazie al discernimento possiamo prendere sul serio l’opera di Dio nella realtà concreta della nostra vita e risponderGli mettendo in gioco tutta la nostra libertà e capacità di amare. Attraverso il discernimento troviamo il nostro posto in Lui e nella comunità, riconosciamo i momenti di grazia e i momenti di prova, proviamo a dare concretezza allo stile e al carisma che lo Spirito genera in ciascuno per il bene comune.
Il primo incontro sarà dedicato all’individuazione delle tappe attraverso cui si sviluppa il processo del discernimento. Nel secondo incontro saranno sottolineate le condizioni che favoriscono lo sviluppo del discernimento e gli inganni che lo bloccano. Il terzo incontro sarà dedicato all’approfondimento del discernimento spirituale nell’esortazione post-sinodale Christus vivit che papa Francesco ha inviato ai giovani e al popolo di Dio. Nel quarto incontro sarà affrontato il tema dell’accompagnamento e saranno individuate alcune caratteristiche necessarie per accompagnare altri nel discernimento.
Don Ottorino Rizzi
Il volantino con il programma del ciclo d’incontri: