Diocesi di Imola
Comunicato del 24.02.2020

Facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute, di intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, si stabilisce quanto segue.
La nostra Diocesi, in accordo con tutte le Diocesi dell’Emilia Romagna, in tutte le attività di sua specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, in contatto con gli uffici preposti della Regione e della Prefettura, adotta le seguenti disposizioni:
1. Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale, non a gruppi, secondo le consuetudini.
2. Fino a nuova disposizione sono sospese tutte le celebrazioni fino al 1° Marzo.
3. Nei giorni feriali, i sacerdoti celebrino la Messa quotidiana, a porte chiuse, pregando a nome di tutta la comunità, segnalando con il suono della campane che l’Eucaristia è offerta per i vivi e i defunti: anche se è opportuno non celebrare pubblicamente, non deve venire meno la preghiera liturgica che per noi sacerdoti è appuntamento quotidiano di vita ed è sorgente inesauribile di grazia per tutto il popolo di Dio.
4. Per i funerali, qualora il numero dei partecipanti sia elevato, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie nella forma più breve. E comunque si ometta il segno di pace e la Santa Comunione si distribuisca ai fedeli solo sulla mano.
5. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
6. Le benedizioni Pasquali sono sospese fino al 1° Marzo.
7. Per questa settimana sono sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche ed ogni genere di aggregazione.
8. Il Mercoledì delle Ceneri sono sospese tutte le celebrazioni. Sarà inviata una preghiera per ricordare in casa l’inizio della Quaresima e dedicare un congruo tempo alla preghiera in famiglia, ricordando in particolare i malati, quanti sono colpiti dal corona virus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Sarà possibile seguire la Messa trasmessa dalla televisione.
9. I Centri d’ascolto della Caritas diocesana e parrocchiale continuino il loro servizio seguendo queste modalità: far entrare una persona alla volta onde evitare assembramenti e far loro igienizzare le mani. Gli operatori dell’accoglienza portino guanti monouso. Chi sa di avere difese immunitarie fragili comprovate eviti il servizio o lo faccia con la mascherina. Si seguano comunque le indicazioni sanitarie del Ministero.
10. Le eventuali (solo se necessarie) distribuzioni alimentari avvengano per singolo appuntamento, mentre sono sospese le distribuzioni di vestiti.
11. Le mense parrocchiali predispongano la fornitura di pasti in porzioni singole e “d’asporto”.

La situazione è in continua evoluzione e pertanto ci si riserva di diramare al bisogno nuove disposizioni.
Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo paura e come sempre questa chiede risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi.
Molte riunioni sono state cancellate. Questo ci aiuterà a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale.
Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù medico buono degli uomini del quale sperimentiamo la solidarietà e la protezione e affidiamo all’ intercessione della Madonna del Piratello e del Mulino noi e tutti i suoi figli.

Giovanni Mosciatti