Nato nel 1170 a Caleruega in Castiglia, si distinse fin da giovane per carità e povertà. Convinto che bisognasse riportare il clero a quella austerità di vita che era alla base dell’eresia di Albigesi e Valdesi, fondò a Tolosa l’Ordine dei Frati Predicatori – uno dei più importanti della Chiesa – che, nato sulla Regola agostiniana, divenne nella sostanza qualcosa di totalmente nuovo, basato sulla predicazione itinerante, la mendicità, una serie di osservanze di tipo monastico e lo studio approfondito. Muore il 6 agosto 1221 nel suo amatissimo convento di Bologna in una cella non sua, perché lui, il fondatore, non ne aveva una. La canonizzazione giunge sotto Gregorio IX, a lui legato da profonda amicizia, il 3 luglio 1234.
Ne facciamo memoria con l’immagine di una delle quattro tavole laterali del “Polittico della misericordia”, dipinto nel 1433 da Giovanni Calegari detto Giovanni da Riolo (Laderchio, XV secolo – ante 1476). Dalla cappella gotica nella chiesa di San Domenico di Imola.
MV