Matteo (dall’ebraico: “uomo di Dio”) seguì Gesù con grande entusiasmo liberandosi dei beni terreni. Dopo la Pentecoste egli scrisse il suo vangelo, rivolto agli Ebrei; in esso si proclama che Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo, ha portato a compimento la promessa dell’Antico Testamento; è caratterizzato da cinque discorsi di Gesù sul regno di Dio. Probabilmente la sua morte fu naturale, anche se fonti poco attendibili lo vogliono martire di Etiopia.
Ne facciamo memoria con l’immagine di un bel dipinto di ambito emiliano (sec. XVII) custodito nella parrocchiale di Massa Lombarda.