Una preghiera ecumenica, ovvero universale. Venerdì 22 gennaio ortodossi, evangelici e cattolici si troveranno in cattedrale alle 19 per un incontro che si inserisce nel solco delle iniziative della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio). Inevitabilmente il programma, che negli scorsi anni vedeva coinvolte diverse realtà cristiane presenti nel nostro territorio, ha subito una riduzione degli appuntamenti, così come concordato dai partecipanti agli incontri ecumenici organizzati dall’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso della Diocesi di Imola.
La celebrazione, a cui parteciperà anche il vescovo Giovanni Mosciatti, è organizzata in presenza, nei limiti consentiti dalle norme attuali. Per consentire al maggior numero di fedeli delle varie confessioni di partecipare, il settimanale dioceano Il Nuovo Diario Messaggero metterà a disposizione la propria pagina Facebook dove verrà trasmessa la diretta dell’incontro (fai click qui per collegarti).

Come ricorda Saverio Orselli, segretario diocesano dell’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso, la Settimana di preghiera è nata oltre cento anni fa in ambito protestante, nel 1908. Dal 1968 l’opuscolo che raccoglie le preghiere e i canti per la Settimana, e che viene messo a disposizione dei cristiani di tutto il mondo, è prodotto dalla Commissione fede e costituzione del consiglio ecumenico delle chiese e dal Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, seguendo un tema tratto da un versetto della Bibbia. Quest’anno il tema scelto è tratto dal Vangelo di Giovanni: «Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» (15,5-9) e i testi per la preghiera sono stati preparati dalla comunità monastica di Grandchamp (Svizzera).