Carissimi,
mai come quest’anno, in questo tempo di pandemia, la scuola è al centro dell’interesse e della preoccupazione di tantissime famiglie e dell’intera società. E mai come in quest’anno, caratterizzato da quella che ormai è chiamata “didattica a distanza”, il problema educativo è al centro di tanta attenzione.
Come è importante allora, in questo tempo, celebrare la Giornata della Scuola Paritaria, che da sempre è ricca di tradizione educativa, culturale e didattica e caratterizzata da un’appassionata apertura alla verità e alla bellezza.
Questa tradizione, frutto del lavoro e della testimonianza nel tempo di grandi figure di educatori, non è come un contenuto cristallizzato, ma come la grande ipotesi per incontrare tutta la realtà: un seme affidato alla crescente libertà della persona. Siamo più che mai in cammino, curiosi di scoprire sempre più la portata di questa straordinaria esperienza educativa.
La Scuola paritaria si è sempre sentita compagna di strada di chiunque abbia veramente a cuore l’educazione dei giovani, ed aperta alla collaborazione con tutti.
La sfida che sta alla radice dell’identità delle nostre scuole, è la possibilità di generare giovani consapevoli, che proprio attraverso lo studio e l’incontro con le discipline imparino ad usare al meglio la loro intelligenza, a ricercare il senso delle cose, ad aprire il loro interesse alla realtà, al mondo e agli altri, per affrontare le sfide del futuro e contribuire al bene di tutti.
Il dialogo profondo con la cultura in cui viviamo, il radicamento sul territorio e l’apertura al contesto sociale fanno della Scuola Paritaria uno strumento fondamentale per la crescita della persona, in una costante e profonda relazione con l’adulto, disponibile ad accompagnare i ragazzi nello studio e nell’affronto delle domande sul senso di ciò che si incontra e si conosce.
+ Giovanni Mosciatti, vescovo