Paolo a 22 anni è novizio della Compagnia di Gesù: il primo religioso cattolico giapponese. Diventa un esperto della religiosità orientale e viene destinato alla predicazione, che comporta il dialogo con dotti buddhisti. Il cristianesimo è penetrato in Giappone nel 1549 con Francesco Saverio. Nel 1582-84 c’è la prima visita a Roma di una delegazione giapponese, autorizzata dallo Shogun Hideyoshi, il quale però da tollerante si trasforma in persecutore dei cristiani. Arrestato nel dicembre 1596 a Osaka, Paolo trova in carcere tre gesuiti e sei francescani missionari, con 17 giapponesi terziari francescani; è insieme a loro che viene crocifisso su un’altura presso Nagasaki.
Ne facciamo memoria con la pala di Giuseppe Bartolini (Imola, 1661 – 1730), raffigurante “San Francesco Borgia appare ai martiri del Giappone (San Paolo Miki, San James Kisai, San Juan Soan de Goto)”, nella chiesa di Sant’Agata di Imola.
MV