Anche la Diocesi di Imola ha aderito al servizio civile, attivando un progetto rivolto ai giovani e focalizzato sull’educazione storico-artistica e sulla comunicazione. Sono 6 i posti resi disponibili: 4 tra l’archivio e il museo diocesano e 2 nell’ufficio stampa della Diocesi. Il progetto rappresenta una bella opportunità per i volontari e le volontarie, in quanto hanno la possibilità di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, trovando una continuità con il loro percorso di studi.
“Entusiasmo” è la parola che traspare dalle considerazioni dei ragazzi dopo un mese dall’entrata in servizio. «Posso finalmente mettere su un piano pratico molte di quelle conoscenze che ho imparato sui libri durante gli anni di università» fa sapere Giuseppe Francesco Ferri, in servizio all’archivio e museo diocesani. Della stessa opinione è il collega Cesare Testa: «Le mie prime impressioni sono ottime. Le attività che stiamo svolgendo sono inerenti con il nostro percorso di studi». Questo progetto offre, inoltre, la possibilità di affacciarsi direttamente al mondo del lavoro, come spiega Laura Orzi Sartelli, anche lei in servizio all’archivio e museo: «In un momento dove per noi giovani l’offerta lavorativa è scarsa, ho ritenuto che trascorrere un anno della mia vita in un posto ricco di patrimonio artistico e culturale fosse l’ideale». Interessante anche la considerazione della collega Arianna Zama: «Aderire al servizio civile è stato per me una valida modalità di scoperta del territorio e di altre realtà che differissero dalla mia quotidianità».
Anche i due ragazzi dell’ufficio stampa condividono le parole dei colleghi. «L’attività di social media manager e addetta all’ufficio stampa si coordina con il percorso di studi da me intrapreso precedentemente» commenta Rebecca Lukowobayunga. Ultimo ma non meno importante, Simone Pasotti: «Giudico il servizio civile una ghiotta opportunità per vivere un’esperienza utile alla mia crescita personale».