Ritorna sabato 9 ottobre, dopo oltre un anno di forzata sosta e numerosi rinvii a causa della pandemia, l’appuntamento con il Tè della Pace, l’incontro interreligioso per consolidare l’amicizia tra le fedi monoteiste presenti nel nostro territorio. Il titolo di questa edizione è Nella tenda di Abramo, nel ricordo sia del Padre di tutti i credenti, la cui festa liturgica si celebra il 9 ottobre, che del viaggio apostolico di papa Francesco nel marzo scorso in Iraq “nel segno di Abramo, che sperò contro ogni speranza”. L’ultima edizione del Tè della Pace era stata organizzata oltre un anno e mezzo fa, nel maggio 2019, poche settimane dopo la firma del documento intitolato Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune, da parte di papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar Ahamad al-Tayyib, ad Abu Dhabi il 4 febbraio; a quel testo fondamentale ora si è aggiunta l’enciclica Fratelli Tutti. L’incontro di sabato 9 è stato organizzato da Missione per Bene, dalla Chiesa Ortodossa Rumena, dalla Chiesa Evangelica “Il Risveglio”, dalla Casa della Cultura Islamica di Imola in collaborazione con Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Imola.
L’appuntamento è stato pensato aperto a tutti, nel rispetto delle norme anti-Covid con l’obbligo di green pass per l’accesso. I partecipanti troveranno ad accoglierli alle 15, al Convento dei Cappuccini in via Villa Clelia, un bicchiere di tè caldo e profumato, secondo la ricetta della comunità islamica; seguiranno momenti di preghiera separati per le fedi presenti e una tavola rotonda, moderata da Valerio Zanotti, direttore di leggilanotizia.it, durante la quale le comunità si confronteranno sulla pandemia e sugli effetti che ha causato. Concluderà la giornata la cena insieme. Il Tè della Pace è nato alcuni anni fa, su proposta dei volontari del mercatino dell’usato dei Cappuccini, per incontrare in un momento conviviale le tante persone di fede e origine diversa che frequentano gli spazi del convento adibiti alla vendita. L’idea era di fraternizzare attraverso la conoscenza reciproca, consentendo alle famiglie di partecipare. Ed è proprio per consentire questa partecipazione di uomini e donne ai vari momenti conviviali, di preghiera e di confronto, che anche quest’anno è prevista una attività di animazione per i bambini.
Per concludere ricordiamo l’invito a partecipare rivolto a tutti, seguendo le indicazioni della Fratelli Tutti (284): “Ciascuno di noi è chiamato ad essere un artigiano della pace, unendo e non dividendo, estinguendo l’odio e non conservandolo, aprendo le vie del dialogo e non innalzando nuovi muri!”
Saverio Orselli