È sempre molto sentita a Borgo Tossignano la festa votiva della Beata Vergine del Buon Consiglio.
Celebrata la terza domenica di ottobre, la festa nacque per ringraziare la Madonna per l’aiuto che diede ai borghigiani durante lo straripamento del Santerno avvenuto il 13 ottobre 1756.
La festa quest’anno si celebra domenica 17, ma la Parrocchia di San Bartolomeo ha preparato un programma che prevede sante messe, rosari e processioni senza corteo. Si comincia giovedì 14 ottobre alle 15 con la fiorita dei bambini, seguita alle 17.30 dal Rosario, alle 18 dalla santa messa e alle 19.30 dal rosario e discorso in chiesa di padre Francesco Botterio del santuario del Piratello di Imola.
Al termine i priori e il parroco accompagneranno in processione la Madonna per le vie del paese nella zona Mescola.
Venerdì 15 si inizia alle 15 con la preghiera, seguita dalle confessioni (alle 15.30 per gli anziani e alle 17 per i ragazzi), dal rosario in chiesa alle 17.30 e la santa messa alle 18. Alle 19.30 si recita il Rosario e a seguire ci sarà il discorso di don Cesare Carcioffi, parroco di Fontanelice. La processione si svolgerà nella zona del campo sportivo.
Sabato 16 santa messa alle 18 e alle 19.30 rosario in chiesa e discorso di padre Francesco Botterio del santuario del Piratello di Imola. Al termine processione per la zona di Rineggio.
Domenica 17 la prima messa è alle 8, mentre alle 11 è in programma la messa della comunità. A celebrarla sarà padre Attilio Martelli, guardiano del convento dei cappuccini di Imola. La celebrazione sarà dedicata a padre Luigi Martignani, frate cappuccino di origini borghigiane scomparso quest’estate, sempre molto legato alla festa del Buon Consiglio. Alle 15 alla rotonda del fiume Santerno si aspetta distanziati l’arrivo della Madonna.
L’arciprete don Marco Baroncini, dopo una breve riflessione, impartirà la benedizione delle acque del fiume. Lunedì 18 alle 11 santa messa di ringraziamento in memoria dei priori defunti celebrata da don Andrea Querzé, vicario generale della Diocesi di Imola, insieme ai sacerdoti della vallata del Santerno.