Le pietre della fede è un viaggio, che ci accompagnerà ogni venerdì, tra i più o meno conosciuti edifici sacri in diocesi di Imola. Un modo per far conoscere e valorizzare chiese e santuari del nostro territorio, mettendone in luce storia e architettura.
La chiesa intitolata a Santo Stefano papa, vanta memorie antiche: infatti viene menzionata per la prima volta nel 1293 come rettoria dipendente dalla Piave di Tossignano, poi in un secondo momento passa al vicariato di Casola Valsenio e in seguito a quello di Baffadi. Di tale edificio si sa che è stato consacrato prima del 1574 e che nel 1599 era ancora in ottime condizioni; comunque è in quest’ultimo anno che si procede con la tinteggiatura della facciata di colore rosso e con la collocazione dell’immagine del titolare su di essa. Aveva un unico altare collocato sotto ad una volta con raffigurazioni sacre, sostituite nel 1616 con un dipinto ritraente Santo Stefano e l’Annunciazione di Maria Vergine e nel 1741 ne viene eretto un secondo in onore di san Francesco d’Assisi. La chiesa, con la facciata a ovest e soffitto a travi, misurava 10,40 x 5,05 metri e presentava tre altari: oltre al maggiore con quadro del santo titolare, vi erano i due laterali dedicati a San Giuseppe e alla Beata Vergine delle Grazie. Il tempio era poi affiancato dal campanile a vela dotato di due campane. L’ attuale edificio è stato ricostruito nel dopoguerra nella località di Serra, vicino alla strada che porta a Trario, con la facciata non più rivolta a ovest, bensì a est. L’interno, illuminato da finestre collocate lungo il perimetro della chiesa, si presenta intonacato di un colore giallo tenue, con un’arcata attraverso cui si accede al presbiterio: quest’ultimo è rialzato di alcuni gradini rispetto al piano dei fedeli e protetto da una balaustra di marmo. Percorrendo poi la navata fino in fondo, si incontra sulla sinistra il fonte battesimale novecentesco in marmo. (foto di Giacomo Casadio)


Questa rubrica è tratta dall’omonimo libro “Le pietre della fede” edito da Il Nuovo Diario Messaggero.
Il volume riunisce in una visione d’insieme tutte le chiese destinate al culto pubblico del territorio della diocesi di Imola, offrendo una lettura della loro evoluzione architettonica e tipologica nel corso dei secoli, consentendo di scorrerle visivamente senza soluzione di continuità.
Per maggiori info sul libro, fai click