Le pietre della fede è un viaggio, che ci accompagnerà ogni venerdì, tra i più o meno conosciuti edifici sacri in diocesi di Imola. Un modo per far conoscere e valorizzare chiese e santuari del nostro territorio, mettendone in luce storia e architettura.
Di questa chiesa, secondo il Gaddoni, si hanno notizie solo a partire dal 1396. Sorgeva al centro del castello, su un terreno appartenente alla pieve di Campiano e secondo la tradizione era collocata dove attualmente vi è la terza cappella intitolata a Santa Caterina. Tuttavia questo edificio non è durato a lungo, tanto che nel 1428 è stato ricostruito, più capiente, con otto cappelle laterali e coperto da capriate. La struttura è stata completata dieci anni più tardi con l’innalzamento della torre campanaria, alta 35 metri e culminante con una guglia, ricostruita nel suo antico stile nel 1781 in seguito ad un terremoto che ne ha causato la distruzione, così come accaduto per la chiesa. Il tempio è stato nuovamente eretto su progetto dell’architetto Cosimo Morelli fra il 1783 e il 1786; presenta una struttura in mattoni a vista ed è dotata di sette altari, di cui quello maggiore a muro è in scagliola ed è stato ricostruito nel 1867. In fondo al coro, all’interno di una nicchia, trova posto un gruppo statuario in terracotta policroma di Alfonso Lombardi, mentre nella cimasa, racchiusa in un’ovale, vi è l’effigie del santo titolare. Tra due colonne della navata centrale si erge la statua di san Petronio, copia dell’originale ligneo duecentesco conservato a Bologna, mentre nella navata laterale di sinistra, entrando, vi è il fonte battesimale e in fondo si può notare la lapide dedicata al cardinale Band,vescovo di Imola a cui si deve la posa della prima pietra della chiesa. Lungo questa navata vi sono quattro cappelle: la prima è abbellita con opere di Alfonso Lombardi, la seconda con pale e quindici tavolette rappresentati i Ministeri del Rosario, la terza con un dipinto che ritrae San Michele Arcangelo e infine chiude la navata la cappella dedicata alla Madonna di Lourdes.(foto di Giacomo Casadio)
Questa rubrica è tratta dall’omonimo libro “Le pietre della fede” edito da Il Nuovo Diario Messaggero.
Il volume riunisce in una visione d’insieme tutte le chiese destinate al culto pubblico del territorio della diocesi di Imola, offrendo una lettura della loro evoluzione architettonica e tipologica nel corso dei secoli, consentendo di scorrerle visivamente senza soluzione di continuità.
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