Le pietre della fede è un viaggio, che ci accompagnerà ogni venerdì, tra i più o meno conosciuti edifici sacri in diocesi di Imola. Un modo per far conoscere e valorizzare chiese e santuari del nostro territorio, mettendone in luce storia e architettura.


La chiesa intitolata ai Santi Antonio di Padova e Giovanni Bosco, è ubicata in piazza Chiesa nella località di Voltana, termine che sembra derivare da una volta o svolta che anticamente faceva il fiume Santerno in questi luoghi. L’antico tempio era stato eretto nei primi decenni del Settecento su iniziativa di don Francesco Belletti, il quale, a tal fine, aveva messo a disposizione un terreno di sua proprietà. L’edificio religioso, inizialmente dedicato a San Giuseppe, è stato inaugurato nel 1717 e ultimato il secolo successivo con la decorazione del soffitto per opera del pittore lughese Carlo Ruina. Tuttavia fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, Voltana ha conosciuto un enorme sviluppo, la popolazione è aumentata e così è nato il bisogno di costruire una nuova chiesa: infatti il rettore della parrocchia di Chiesa Nuova, don Giuseppe Stagni, aveva fatto domanda alla prefettura di Ravenna affinché potesse disporre di un sussidio per poter procedere con l’innalzamento dell’edificio progettato dall’ingegnere Santoni. Si dovrà aspettare il 1953 per poter vedere il tempio finalmente costruito: su un terreno donato dalla famiglia Ortolani, si benedice la posa della prima pietra delle chiesa, realizzata su progetto dell’architetto Corrado Capezzuoli e inaugurata tre anni più tardi. Presenta una struttura interamente in mattoni a faccia vista, fatta eccezione per le pareti retrostanti le arcate del porticato, che appaiono tinteggiate di color rosa/arancione. L’interno, intonacato di un giallo tenue, è caratterizzato da un’unica navata con pavimentazione in marmo e un presbiterio a pianta rettangolare, rialzato di alcuni gradini rispetto al piano dei fedeli e dotato di un altare marmoreo, la di sopra del quale vi p un crocifisso in legno dipinto. L’abside, di forma semicircolare e sormontata da una cupola, è illuminata da tre vetrate istoriate, due delle quali raffigurano i santi titolari della chiesa. L’edificio è ulteriormente abbellito da due statue collocate ai lati del presbiterio, che rappresentano la Madonna del Rosario e il Sacro Cuore di Gesù, rispettivamente in gesso dipinto e cartone romano e da quattordici stazioni in terracotta della via crucis, poste lungo le pareti, opera del faentino Gaetano Dal Monte. (foto di Giacomo Casadio)



Questa rubrica è tratta dall’omonimo libro “Le pietre della fede”