Il bilancio 2021 della Diocesi di Imola è stato pubblicato, come di consueto, nella pagina dell’Ufficio economato di questo sito. Il bilancio attesta uno stato di equilibrio della gestione caratteristica dell’Ente Diocesi. Gli investimenti degli ultimi cinque anni sugli immobili a disposizione per la generazione di reddito (anche con canoni fortemente calmierati a favore di situazioni di fragilità) stanno portando un progressivo incremento delle entrate. Non si può non rilevare il trend migliorativo della gestione ordinaria, che, seppur presenti ancora il segno meno, ha quasi raggiunto il pareggio.
In previsione del restauro della cattedrale e di altri interventi sul patrimonio della Diocesi, nel 2021 sono stati alienati beni di proprietà, in condizioni di mercato favorevoli. Obiettivi: reinvestire quanto ottenuto su quei beni che sono di grande valore per la Diocesi, ma anche in quelli che in futuro potranno portare nuove entrate. Un uso non commerciale degli immobili ma strumentale alla prosecuzione dell’opera di evangelizzazione della chiesa, da cui scaturiscono le iniziative pastorali, caritative, culturali.
Si continua a perseguire lo stato di equilibrio oltre che con l’aumento delle entrate anche con il contenimento delle componenti di costo ordinarie – con un’eccezione sulla voce delle utenze che soprattutto negli ultimi mesi del 2021 ha visto un significativo aumento – e con una gestione finanziaria a rischio contenuto, tipica di enti ecclesiastici, che ha limitato gli oneri finanziari.
Alcune partite straordinarie hanno permesso di rispondere ad esigenze derivanti dal perdurare dell’epidemia da Covid-19, come il secondo stanziamento da parte della CEI dei fondi 8 per mille straordinari, erogato nel 2021 e ridistribuito nel territorio per rispondere a esigenze di carattere pastorale e caritativo. Altre, come le quote derivanti dai Social Bond erogati dalla Banca di Imola-Cassa di Risparmio di Ravenna (per complessivi 15.066,00 euro), sono state destinate ad opere sociali come la risposta all’emergenza abitativa o il sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento di rette scolastiche e servizi educativi.