La giornata mondiale del migrante e del rifugiato è alle porte e quest’anno, per la diocesi di Imola, avrà un elemento di novità. Domenica 24, alle 18, la consueta celebrazione verrà infatti spostata dalla cattedrale di Imola alla chiesa di San Bernardino. Le motivazioni della scelta ce le racconta don Maurizio Ardini: «Nel nostro territorio la ricerca di stranieri che partecipassero alle celebrazioni è sempre stata complicata. Tra gli effettivi presenti, la maggior parte si è sempre mossa dal nostro vicariato della Bassa Pianura. Ho quindi proposto al vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti, che fossa lui a venire in contro a noi. Ha accettato volentieri».
Quest’anno durante la giornata ci si concentrerà soprattutto sui segni lasciati dal papa, come l’enciclica Fratelli Tutti e la celebre frase «todos, todos, todos». «Dopo la messa, infatti – continua don Maurizio -, creeremo una grande mensa con le varie comunità e chi vorrà potrà contribuire con cibi tradizionali della propria cultura. L’obiettivo è vivere insieme un momento che sia contemporaneamente religioso e conviviale. E il nostro ambiente ultimamente sta contribuendo molto in questa direzione. Ad esempio, il fatto che in una scuola così multietnica come quella di San Bernardino, venga lasciata al parroco e alle istituzioni la presentazione dell’anno scolastico – come avvenuto sia nel 2022 che quest’anno – è sintomo di una forte integrazione nella vita della comunità».