Nato nel 1380 a Massa Marittima, dalla nobile famiglia senese degli Albizzeschi, rimasto orfano dei genitori in giovane età fu allevato a Siena da due zie. Frequentò lo Studio senese fino a ventidue anni, quando si fece francescano. Banditore della devozione al santo nome di Gesù, ne faceva incidere il monogramma “IHS” su tavolette di legno, che dava a baciare al pubblico al termine delle prediche. Anche dopo la sua morte, avvenuta all’Aquila nel 1444, Bernardino continuò la sua opera di pacificazione: giuntovi morente, non poté tenervi il corso di prediche che si era prefisso. Persistendo le lotte tra le opposte fazioni, il suo corpo dentro la bara cominciò a versare sangue e il flusso si arrestò soltanto quando gli Aquilani si rappacificarono. Fu canonizzato nel 1450.
Ne facciamo memoria con l’immagine del dipinto raffigurante la “Madonna con Gesù Bambino, San Bernardino da Siena, San Valentino e donatore” (Ernst Van Schayck,1615) nella Chiesa di San Francesco di Paola di Lugo. M.V.