Sulla vita dei due martiri – gemelli e cristiani – le notizie sono scarse. Nati in Arabia, si dedicarono alla cura dei malati dopo aver studiato in Siria. Poiché non si facevano pagare alcun onorario, furono detti “anàrgiri”, ovvero “senza denaro”. Secondo un’antica tradizione, furono fatti decapitare durante il regno di Diocleziano, presso Ciro, città vicina ad Antiochia di Siria, dove vennero poi sepolti. Il culto di Cosma e Damiano è attestato con certezza fin dal V secolo. Il 26 settembre è la probabile data di dedicazione della basilica romana, edificata da Felice IV, che porta il loro nome.
Ne facciamo memoria con l’immagine della tavola di Innocenzo Francucci (1515) – che li raffigura insieme alla Madonna con Gesù Bambino, san Sebastiano e san Rocco – conservata nel Museo Parrocchiale di Bagnara di Romagna.