In questo giorno il Proprio della Chiesa Imolese fa memoria della traslazione del corpo del nostro santo patrono, custodito nella cattedrale che porta il suo nome.
Secondo le testimonianze, le sue reliquie, inizialmente custodite nella primitiva cattedrale collocata nell’area di Croce Coperta, vennero traslate nel 1217 nella nuova cattedrale costruita in città. Nel 1271, anno della solenne consacrazione della basilica, furono definitivamente poste dall’allora vescovo Sinibaldo nella cripta.
Fu in quell’occasione che un braccio del corpo fu estratto per essere racchiuso successivamente in un reliquiario artistico (donato dal signore di Imola, Lippo Alidosi) che oggi viene esposto durante la Festa di San Cassiano (13 agosto) per la benedizione alla Città e alla Diocesi.
Nel 1704 il cardinale Filippo Antonio Gualtieri, dopo un’accurata ricognizione del corpo, pose i resti di san Cassiano in un’arca di marmo bianco, opera dello scultore bolognese Giuseppe Mazza, collocata nella cripta. In questa occasione due reliquie estratte furono donate alle città di Comacchio e Bressanone, di cui Cassiano è santo patrono.
(Le informazioni riportate provengono dal libro “I Santi Imolesi”, di cui è autore il canonico Pietro Bedeschi)
Nella foto la cripta della cattedrale, dove è custodito il corpo di san Cassiano