Cosa accadrebbe se, per un mese, la tua comunità parrocchiale dovesse farsi carico del sostentamento del proprio parroco? Fino al 15 dicembre, i fedeli delle nostre comunità sono invitati a “unirsi nel dono” per rispondere concretamente a questa domanda, partecipando all’iniziativa Un mese, una comunità, un sacerdote. Ogni mese, i quasi 32.000 sacerdoti italiani, impegnati nell’annuncio del Vangelo sia nel nostro Paese che nei territori più bisognosi del mondo, ricevono una remunerazione compresa tra i 900 e i 1.200 euro. Non si tratta di uno stipendio vero e proprio, ma di un rimborso spese che tiene conto dell’anzianità e degli incarichi ricoperti, garantendo equità tra i sacerdoti di tutte le diocesi italiane.
Tuttavia, assicurare questa parità ha un costo importante: ogni anno sono necessari circa 520 milioni di euro. Questi fondi provengono solo in minima parte dai redditi del patrimonio gestito dagli Istituti diocesani per il Sostentamento del clero e dalle offerte per i sacerdoti, che nel 2023, hanno coperto complessivamente appena l’8% del fabbisogno. Da oltre trent’anni, l’8xmille costituisce quindi una risorsa fondamentale per il sostentamento del clero. Negli ultimi anni, però, si è registrato un calo significativo degli importi destinati alla Chiesa Cattolica, rendendo ancora più importante il contributo diretto dei fedeli attraverso le offerte per i sacerdoti.

Uniti possiamo: un mese, una comunità, un sacerdote
L’iniziativa Un mese, una comunità, un sacerdote si propone di raccogliere, entro il 15 dicembre, l’equivalente di una mensilità per il proprio parroco. Questo gesto non solo garantisce un sostegno economico al sacerdote, ma permette indirettamente di liberare risorse dell’8xmille, che potranno essere destinate per le altre finalità previste, ovvero per la carità e per le opere di culto e pastorale. Nelle parrocchie della nostra diocesi troverai delle buste con un cartoncino: compilalo con i tuoi dati, inseriscilo con l’offerta nella busta e riponila nell’apposito contenitore. Riceverai una ricevuta fiscalmente deducibile dalla prossima dichiarazione dei redditi.
Ogni euro donato è un atto di sostegno non solo per il tuo parroco, ma per l’intera Chiesa. Con il tuo gesto, puoi fare la differenza.

Davide Martini, Incaricato del Sovvenire della Diocesi di Imola