Congedo dalla B.V. del Piratello – piazza Matteotti (Imola)

Cari amici, sostando in questa bella piazza, cuore della città di Imola, davanti all’immagine della Madonna del Piratello che da secoli qui viene venerata, ci sentiamo confortati e restituiti alla nostra fierezza di popolo. Non è il nostro numero che ci esalta, non è anzitutto la nostra comune volontà che ci rassicura, ma l’esperienza sorprendente che abbiamo fatto nei giorni della sua permanenza in città e che vogliamo condividere. Per tutta la settimana passata si è ripetuto il pellegrinaggio di persone e gruppi alla cattedrale, per manifestare e rafforzare pubblicamente la fede in Cristo; sono state fatte preghiere per le tante necessità degli uomini del nostro tempo, ‘sottoposti a tante necessità e pericoli’. Nessuno è stato trascurato, nessuno è stato escluso né dimenticato, anche se ci troviamo immersi in una cultura dell’individualismo che produce disgregazione, pur sollecitando la solidarietà e promettendo il benessere.

Siamo reduci dalle processioni dette delle Rogazioni, abbiamo percorso le strade per avvicinarci insieme, attorno alla Madonna e insieme a lei, ad ogni famiglia, ad ogni luogo di lavoro, di studio e di cura. Abbiamo avuto presenti i problemi e i drammi di tutta la comunità; ora ci presentiamo qui per assumere pubblicamente l’impegno di farli nostri. Invitiamo cortesemente i nostri concittadini a rivolgersi con noi alla patrona della città, senza la presunzione di riuscire da soli a risolvere i problemi e a condividere i drammi, ma con l’aspirazione ad essere più uniti, più ricchi di speranza, più protesi a condividere e a partecipare.

La nostra non è una buona volontà soltanto espressa a parole, ma è una decisione presa attorno all’altare, nella celebrazione festosa del Signore risorto e asceso al cielo, nel convito del suo Corpo e del suo Sangue. È una decisione presa dopo aver riconosciuto onestamente le nostre omissioni e le nostre infedeltà, le nostre paure e le nostre divisioni. Cari concittadini, chiediamo a voi che ci ascoltate di essere testimoni del nostro impegno ma anche di condividerlo, per il bene di tutti e in particolare dei più fragili. Il pensiero va ai disabili, ai malati, agli anziani, ai bambini, alle vittime di qualunque sopruso, come anche a quanti sono disoccupati non per propria inettitudine. Siamo certi che lo Spirito Santo bussa al cuore di tante persone e le invitiamo a seguire con fiducia i suoi richiami, a non cedere al pessimismo né all’egoismo: pensare di salvarsi da soli è illusione triste e dannosa. Ci sono molte energie da mettere in moto, molti doni da valorizzare in questa terra fertile e benedetta.

La Madonna del Piratello ci invita ad essere generosi e intraprendenti: se il nostro non è tempo di quieto vivere, se ci aspettano seri esami di coscienza, se dobbiamo superare pregiudizi e abitudini logore, rendiamoci tutti disponibili al rinnovamento. Lei, la nostra Patrona, sia la nostra comune ispiratrice e il nostro sostegno.