Nata in Borgogna nel 1647, Margherita ebbe una giovinezza difficile e a ventiquattro anni entrò nell’Ordine della Visitazione, fondato da San Francesco di Sales. Divenuta suor Maria, restò tra le Visitandine, venti anni, offrendosi da subito “vittima al Cuore di Gesù”, ricevendo in cambio grazie straordinarie, corroborate da continue penitenze e mortificazioni sopportate con dolorosa gioia. Incompresa dalle consorelle e malgiudicata dai superiori, fu il Beato Claudio La Colombière, sua guida, che le ordinò di narrare in una autobiografia le sue esperienze ascetiche, rendendo poi pubbliche le rivelazioni da lei avute. Per ispirazione della santa, nacque così la festa del Sacro Cuore, che si diffuse nel mondo, quel cuore che a Margherita Alacoque era apparso “su di un trono di fiamme, raggiante come sole, con la piaga adorabile, circondato di spine e sormontato da una croce”.
Ne facciamo memoria con l’immagine di una grande tela, dipinta nel 1875 dal lughese Giovanni Bertazzoni, al Suffragio di Lugo.