Miniato è raffigurato come re, mentre la tradizione lo ritiene un soldato, di passaggio a Firenze durante la persecuzione di Decio. Rifiutatosi di venerare gli dèi, è condannato a morte. La leggenda vuole che, dopo molti supplizi, prendesse in mano la testa mozzata e si recasse sul “mons florentinus”. Si ritiene più verosimilmente che Miniato fosse un fiorentino di umili origini, ucciso nei pressi di un’ansa dell’Arno, detta il “gorgo”.
Ne facciamo memoria con l’immagine di un particolare del cappuccio di un bellissimo piviale (sec. XVIII-XIX) esposto nel Museo diocesano di Imola, e proveniente dalla chiesa di San Miniato di Castel del Rio.