Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell’obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio. Gregorio Nazianzeno condivise con l’amico Basilio la formazione culturale e il fervore mistico. Fu eletto patriarca di Costantinopoli nel 381. Temperamento di teologo e uomo di governo, rivelò nelle sue opere oratorie e poetiche l’intelligenza e l’esperienza del Cristo vivente e operante nei santi misteri. (Mess. Rom.)
Ricordiamo Basilio con l’immagine di una bella pala, che lo raffigura insieme con la Madonna con Gesù Bambino in gloria e al Battista, dipinta da Francesco Caucig (Gorizia, 1755 – Vienna, 1828) collocata nella chiesa di Santa Maria in Regola di Imola.