Nato ad Imola, trascorre la sua infanzia presso la Cattedrale imolese dove riceve l’istruzione e il diaconato. Trasferitosi poi a Faenza, si dedica ai poveri e al culto divino. Guarisce un cieco di Imola, mandato a lui da un angelo: il clamore del prodigio lo turba tanto che si ritira eremita a San Pietro in Laguna, a nord di Faenza. Muore santamente avvertito da un angelo circa la prossima dipartita.

Il più antico ed importante monumento a san Terenzio è la chiesa a lui dedicata nei pressi della Cattedrale di Faenza. Le sue reliquie sono poste nella Cattedrale manfreda entro una magnifica arca quattrocentesca.
Ne facciamo memoria con un dettaglio della tela di A. M. Gottarelli (1791) nella Cattedrale di Imola.