In occasione della giornata dell’8 agosto, ricorrenza della memoria di san Domenico di Guzman, il vescovo di Imola monsignor Giovanni Mosciatti si è recato al Monastero SS. Trinità di Castel Bolognese, in visita alle monache domenicane.
Di seguito il racconto dell’occasione speciale da parte delle monache e le foto della visita.

Con l’occasione della solennità del nostro santo padre fondatore, san Domenico di Guzman, abbiamo invitato il nostro nuovo vescovo, Mons. Giovanni Mosciatti, a celebrare i primi  vespri solenni e la S. Messa nella chiesa del nostro Monastero, invito che ha subito calorosamente accolto. Nell’iniziare la celebrazione il Vescovo ha sottolineato la cosa più importante…ovvia, ma non scontata: San Domenico è un uomo che ha detto Si. Ha saputo dire Si al Signore e lo ha seguito, e sta proprio in questo la santità di ogni uomo e donna, vivere alla sequela del Signore, amarlo, lodarlo e testimoniarlo con la propria esistenza e san Domenico questo lo ha fatto fino in fondo. Se siamo qui, noi monache domenicane lo dobbiamo al Si di san Domenico….e se la Chiesa è quello che è nella sua bellezza e santità, lo è grazie al Si di uomini e donne che ne hanno fatto la storia e continuano a farla. Nell’omelia  Mons. Mosciatti ha parlato di quanta sete e fame c’è della Parola di Dio, di come non si possa stare senza una parola di vita, una parola che dia senso alla nostra esistenza e in ognuno di noi c’è qualcosa di grande, un dono di Dio. Abbiamo un istinto che sa riconoscere la Verità e che riaccende la speranza ed è importante sapere dire parole che siano sale dell’anima, che sappiano dare sapore alla vita.
Con queste parole Mons.Mosciatti ha saputo sintetizzare l’ardore che ha spinto san Domenico a lottare per la Verità e a fondare il nostro ordine.
San Domenico era un uomo che ha fatto della propria vita una liturgia e sapeva coniugare perfettamente la preghiera e la festa e cosi, in clima domenicano, abbiamo  festeggiato il nostro fondatore e il nuovo Vescovo : finita la messa ci siamo fermati in parlatorio per un momento conviviale insieme. Erano presenti molti parrocchiani e c’era un clima fraterno, come se il nostro Vescovo fosse da sempre stato con noi. Grazie dunque a Mons. Giovanni Mosciatti per questo tempo che ci ha donato.
Il giorno successivo 8 di agosto, abbiamo avuto la prima Eucaristia alle 8,30 con la parrocchia. Hanno  concelebrato il nostro arciprete don Marco Bassi, insieme a don Gigino e a don Ottavio un sacerdote di passaggio. Nell’omelia  Don Marco ha illustrato la biografia e ha spiegato la santità di san Domenico.
La sera, sempre insieme alla parrocchia, abbiamo celebrato i Vespri solenni e la S. Messa. H presieduto la liturgia il nostro affezionato don Daniele Sirna. Nella sua omelia ha sottolineato come un santo della statura  di Domenico nella chiesa sia per tutti una grande gioia, un dono di Dio; il nostro fondatore ha certo lottato contro le eresie, perché era un uomo che amava la verità, la “sana dottrina” per dirla con san Paolo. La sua grandezza e bellezza sta nella carità verso il prossimo e vivendo la carità ci ha indicato chi sia la Verità : Cristo Gesù via verità e vita.

Concludiamo con le parole di don Daniele il ricordo di questi giorni di festa vissuti nella gratitudine e nella gioia di far parte di questa storia, di questa famiglia domenicana che da quasi un mese ha, per la prima volta, un maestro generale non europeo: il filippino Frà Gerard Timoner, eletto durante il capitolo generale in Vietnam,  lo stesso giorno della consacrazione in San Cassiano di Mons. Giovanni Mosciatti. A tutti e due assicuriamo fervida preghiera e auguriamo buon cammino, lodando il Signore per due ministri che provengono da luoghi diversi e lontani, ma che vivono alla sequela Gesù e costruiscono con la loro vita la chiesa di oggi.