La devozione all’Addolorata prese particolare consistenza a partire dalla fine dell’XI secolo e fu anticipatrice della celebrazione liturgica istituita solo più tardi. Testimonianza di questa devozione è il popolarissimo ‘Stabat Mater’ attribuito a Jacopone da Todi. Nel 1233 sorse a Firenze l’Ordine dei frati Servi di Maria, che si distinse per la venerazione e diffusione del culto dell’Addolorata. Innocenzo XII, il 9 agosto 1692, autorizzò la celebrazione dei Sette Dolori della Beata Vergine la terza domenica di settembre. Fu con Pio X che fu fissata in via definitiva la data del 15 settembre, subito dopo la celebrazione dell’Esaltazione della Croce, con memoria non più dei “Sette Dolori”, ma più opportunamente come “Beata Vergine Maria Addolorata”.
Ne facciamo memoria con la bellissima Madonna Addolorata di Filippo Scandellari (1754), nella Chiesa di Santa Maria dei Servi di Imola.