I bolognesi (che amano definirsi petroniani), gli hanno dedicato una grande basilica la cui costruzione, iniziata nel 1390, è stata abbellita nei secoli da artisti di grande talento.

 

Dopo una spensierata gioventù, ad Assisi si convertì ad una vita evangelica, per servire Cristo che aveva incontrato in particolare nei poveri e nei diseredati, facendosi egli stesso povero. Unì a sé in comunità i Frati Minori. A tutti, itinerando, predicò l’amore di Dio, fino anche in Terra Santa, cercando nelle sue parole come nelle azioni la perfetta sequela di Cristo, e volle morire sulla nuda terra.

 

Facciamo memoria di entrambi con: Felice Giani (San Sebastiano Curone, 1758 – Roma, 1823), “San Petronio” (Museo Parrocchiale di Castel Bolognese) e Ambito tedesco (?) sec. XVI, “San Francesco d’Assisi in preghiera” (Museo del Santuario della Beata Vergine del Piratello).