Due calzolai intenti al loro lavoro: così sono raffigurati i santi Crispino e Crispiniano, perché la storia del martirio attribuisce loro questo mestiere. Da secoli, per questo, i calzolai li venerano come loro patroni in tante parti d’Europa; e con essi i sellai, i guantai e i conciatori. La Chiesa li ricorda come martiri: uccisi per la fede nella Gallia romana, ad Augusta Suessionum, l’attuale Soissons.
Ne facciamo memoria con l’immagine di un bel dipinto di Angelo Gottarelli (sec. XVIII), che raffigura la loro decapitazione. Si trova nella chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine di Imola.