La prima testimonianza della Presentazione di Gesù al Tempio si ha nel IV secolo a Gerusalemme. Fino alla recente riforma del calendario liturgico, tale festa era detta della Purificazione della SS. Vergine Maria, in ricordo del momento in cui Maria, in ottemperanza alla legge, si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione. La riforma liturgica del 1960 ha restituito alla celebrazione il titolo originario.
Roma adottò la festività verso la metà del VII secolo; papa Sergio I (687-701) istituì la più antica delle processioni penitenziali romane, che partiva dalla chiesa di Sant’Adriano al Foro e si concludeva a Santa Maria Maggiore. Il rito della benedizione delle candele – popolarmente detto della “candelora” – di cui si ha testimonianza già nel X secolo, si ispira alle parole di Simeone: “I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti”.

Ne facciamo memoria con l’immagine di uno dei Misteri del Rosario, quello raffigurante appunto la Presentazione del Signore, dipinti da Pietro Antonio Meloni (Imola, 1761 – Lugo di Romagna, 1836) per la Cappella del Rosario nella Chiesa di San Domenico (oggi nella Chiesa di Nostra Signora di Fatima).

 

MV