Venerdì 20 marzo 2020, alle ore 20, nelle chiese di seguito indicate avverrà simultaneamente la consacrazione della città e del territorio di Lugo alla Madonna, venerata sotto il titolo di Beata Vergine del Molino, perché la pietosa Madre e Patrona dei lughesi impetri la protezione divina di fronte all’avanzare del Coronavirus.
Il rito, autorizzato dal vescovo di Imola, si svolgerà a porte chiuse, con la presenza del solo sacerdote officiante.
I fedeli sono invitati ad unirsi spiritualmente in preghiera.
Le chiese interessate sono: Collegiata dei SS. Francesco e Ilaro; S. Francesco di Paola, S. Giacomo Maggiore Apostolo (Brozzi), Beata Vergine del Molino, S. Gabriele Arcangelo, Madonna delle Stuoie, S. Stefano di Barbiano, Carmine, Beata Vergine delle Grazie (Ghetto), cappella dell’ospedale Umberto I, cappella della Casa della Carità (Cappuccini).

La cerimonia verrà inoltre trasmessa in diretta sulla pagina Facebook personale del parroco di San Giacomo, don Gabriele Ghinassi, dove sarà collegato telefonicamente il vescovo Mosciatti e sulla pagina Facebook della Parrocchia della Collegiata.

In allegato il testo del rito.


20 marzo 2020 ore 20
Rito di consacrazione della città di LUGO e del suo territorio

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.

Dio, ricco di misericordia, che ha fatto grandi cose per il suo popolo, sia sempre con voi.
R. E con il tuo spirito.

Prima di ascendere al cielo al termine della sua vita terrena, il Cristo risorto alzò le mani sui suoi discepoli e li benedisse. Anche oggi il Signore, vivente e operante nella Chiesa, ci benedice e ci associa alla sua preghiera di intercessione e di lode. Per mezzo di lui salga al Padre l’umile ringraziamento per i doni pasquali e scenda su di noi e sulla creazione intera la rugiada delle sue benedizioni.

LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
Ef 4,7.16 Ascoltate la parola di Dio dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto: «Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose. E’ lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.

INVOCAZIONI

Da ogni male
salvaci, Signore

Dal flagello del terremoto, dalle tempeste e dalla peste
salvaci, Signore

Dalla discordia, dalla violenza , e da ogni ingiustizia
salvaci, Signore

SUPPLICHE

Donaci i frutti della terra e del lavoro
ascoltaci, Signore

Sii presente in ogni casa e in ogni famiglia
ascoltaci, Signore

Benedici questa città [questo paese] e dona a tutti i suoi abitanti saggezza, prosperità e salute
ascoltaci, Signore

Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica
Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica

PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1841. Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione.

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie, Dio di provvidenza infinita, per i grandi segni del tuo amore profusi nel corso dei secoli sulle generazioni umane che hanno edificato questa nostra casa comune. Tu hai posto in Cristo, tuo Figlio, la pietra angolare che unisce tutti gli uomini e la pietra fondamentale, da cui ogni struttura trae stabilità e consistenza. Guarda benigno la nostra Città di Lugo e il suo territorio: a te sono noti i suoi peccati e le sue virtù, le sue ricchezze e le sue miserie, i suoi gesti di bontà e le sue debolezze, ma la tua provvidenza è più grande dei nostri stessi abbandoni. Non privarci del tuo aiuto, o Padre: veglia sulle case e sulle famiglie, sui quartieri e sulle comunità, sui seggi e sulle cattedre, sulle scuole, sugli ospedali, sulle officine, sui cantieri e sulle molteplici espressioni della operosità quotidiana. Assisti i giovani, i poveri, gli emarginati, che cercano uno spazio di vita e di speranza. Fa’ che non si estingua nelle nuove generazioni la fede trasmessa dai padri; resti vivo e coerente il senso dell’onestà e della generosità, la concordia operosa, l’attenzione ai piccoli, agli anziani e agli ammalati, la premurosa apertura verso l’umanità che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera per un avvenire di giustizia e di pace. Intercedano per noi la Vergine Madre invocata sotto il titolo di Beata Vergine del Molino il martire CASSIANO, il santo patrono ILARO e tutti i testimoni del Vangelo i cui nomi sono nel libro della vita. Risplenda il tuo volto, o Padre, sulla nostra Chiesa e sulla nostra città, e la tua benedizione ci accompagni nel cammino del tempo verso la patria futura. Per Cristo nostro avvocato e mediatore, che ascende accanto a te nella gloria, e vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.

Benedizione Eucaristica alla città