Dopo la Pasqua e le Rogazioni anche la solennità del Corpus Domini sarà celebrata in diocesi in maniera diversa dal solito così da evitare assembramenti e rispettare il protocollo sanitario. Solitamente è tradizione che dopo la santa messa del vescovo in cattedrale si prenda parte alla processione eucaristica verso una chiesa della città, ma quest’anno non sarà così. La celebrazione si svolgerà giovedì 11 giugno alle 20.30 in San Cassiano con la messa presieduta dal vescovo Giovanni Mosciatti. Dalla Diocesi comunicano che «i sacerdoti che desiderano concelebrare, dopo essersi preparati per la celebrazione in sagrestia evitando l’assembramento, prenderanno posto in presbiterio». La processione di ingresso sarà fatta solo dal vescovo accompagnato dal servizio liturgico. «Ciascun presbitero porterà con sé una teca con una particola che sarà consacrata durante la messa e da consumare, rimanendo al proprio posto, al momento della Comunione. Anche i diaconi potranno prepararsi e prendere posto in presbiterio, e riceveranno la Comunione dal Vescovo». Al termine della messa verrà esposto il Santissimo Sacramento per un momento di adorazione e il vescovo, insieme al servizio liturgico, farà una breve processione all’interno della cattedrale fino al sagrato. Il gesto si concluderà con la benedizione eucaristica. Nelle parrocchie la solennità del Corpus Domini verrà celebrata domenica 14 giugno. L’invito ai parroci è di concludere la messa con un breve momento di adorazione e la benedizione eucaristica.

In cosa consiste la solennità del Corpus Domini

Il Corpus Domini, letteralmente Corpo del Signore, è una solennità istituita da papa Urbano IV nel 1264. Lo scopo è celebrare la presenza reale di Cristo nell’Eucarestia. Solitamente in occasione di tale festività si porta in processione, racchiusa in un ostensorio sottostante un baldacchino, un’ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione.