La Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna, recentemente riunitasi in assemblea a Bologna, durante i lavori presieduti da S.E. il card. Matteo Zuppi, presidente della Ceer e arcivescovo di Bologna, ha anche valutato come procedere  in merito all’introduzione della terza edizione italiana del Messale Romano.
È in corso di stampa, infatti, la traduzione italica della nuova edizione (utilizzata nei paesi di lingua italiana: Italia, Repubblica di S. Marino e Svizzera nei territori di lingua italiana), ed è imminente la sua distribuzione nelle parrocchie. L’uso della nuova traduzione sarà obbligatorio da Pasqua 2021, ma potrà già essere utilizzata non appena disponibile. Per questo i Vescovi della Regione Ecclesiastica dell’Emilia-Romagna hanno concordato che la nuova traduzione italiana dell’edizione latina III del Messale Romano, con l’aggiunta di testi e la revisione di altri formulari, verrà utilizzata dalla prima domenica di Avvento (29 novembre 2020), e che ogni Diocesi della regione provvederà nelle prossime settimane, nei modi che ogni Vescovo riterrà più adatti, ad illustrare ai sacerdoti le novità del Messale, tra cui le più evidenti sono le due variazioni contenute nel “Padre Nostro” e quella nell’inno “Gloria a Dio nell’alto dei cieli”, ma anche altre significative differenze nei testi liturgici.

I Vescovi dell’Emilia-Romagna riaffermano, inoltre, quanto emerso durante il Consiglio Permanente della Cei, svoltosi in questi giorni a Roma, dove sono state richiamate le parole di Papa Francesco con l’intento che: «La pubblicazione della terza edizione italiana del Messale Romano possa diventare occasione di formazione di tutto il popolo a una piena e attiva partecipazione liturgica. I Vescovi guardano a questa pubblicazione come a un’autentica opportunità, a partire dalla quale aiutare le comunità ecclesiali a riscoprire nella partecipazione consapevole all’Eucaristia la garanzia per una maturazione integrale della personalità cristiana».