In questo particolare momento in cui e ripresa la preoccupazione per un sempre maggiore numero di contagi, il vescovo della Diocesi di Imola, mons. Giovanni Mosciatti ha inviato una lettera a presbiteri e diaconi per «ancora una volta far sentire tutta l’attenzione che la Chiesa ha nei confronti della Celebrazione Eucaristica e dei nostri incontri, ricordando le nome alle quali dobbiamo attenerci» per celebrare l’Eucarestia.
Le regole sono quelle concordate tra Cei e Governo in vigore da maggio, regole che, come sottolinea il vescovo «ci hanno permesso di ritornare a celebrare con i nostri fedeli, nelle nostre chiese». «Facciamo però anche noi la nostra parte per evitare il diffondersi del contagio rispettando scrupolosamente quanto indicato», ed in particolare:
1. curare il distanziamento di un metro da una persona all’altra;
2. evitare ogni forma di assembramento;
3. sanificare i banchi e le sedie delle nostre chiese;
4. predisporre i distributori per i liquidi sanificanti all’entrata della chiesa;
5. usare e fare usare la mascherina, che copra sia naso che bocca;
6. distribuire l’Eucaristia esclusivamente sulle mani: è nota la facoltà di ogni fedele di scegliere se ricevere l’Eucaristia in bocca o sulle mani e ben sappiamo come la Chiesa le permetta entrambe. Però, in questo particolare momento di emergenza pandemica atteniamoci alle disposizioni della Chiesa ed evitiamo di darla in bocca. È gesto di attenzione alla comunità, non è affatto un venir meno al rispetto e alla sacralità dell’atto ci comunicarsi al Corpo del Signore.


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