Carissime sorelle e carissimi sacerdoti, siamo già entrati nella Settimana Santa, il tempo liturgico più importante per la nostra fede. Il tempo della Redenzione, del riscatto dal male, dal peccato che ci impedisce di essere totalmente di Gesù!
Vi raggiungiamo con queste nostre righe, accorciando le distanze fisiche che ci separano: il Signore risorto ci unisce e fa di tutta la Chiesa il Suo Corpo, nelle diverse parti del mondo. È stato significativo ricevere via whatsapp, nella Domenica delle Palme, le immagini delle celebrazioni a cui avete partecipato insieme alle persone che sono diventate la vostra famiglia: grazie di cuore! È un ottimo modo per rimanere in comunione tra di noi.
Abbiamo ricevuto la notizia che suor Adelma lascia l’Argentina, e torna in Italia dopo tanti anni di missione: la accompagniamo con la preghiera, in una fase certamente non facile per lei. Avremo la possibilità di incontrarla di persona prossimamente.
Recentemente abbiamo avuto la grazia di ricevere la visita di una bella famiglia missionaria: Marco Mugellesi e Caterina e i loro tre figli. Probabilmente avete letto, nel Nuovo Diario di alcune settimane fa, un articolo che li riguardava. Sono legati all’Operazione Mato Grosso e stanno per fare ritorno alla loro missione, in Equador. Siamo rimasti molto colpiti dalla loro fede e dal racconto della loro vita. È stato un vero dono ricevere la loro visita e poterli conoscere più profondamente.
L’ultimo periodo è segnato, purtroppo, dalle tragiche notizie della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Quanti morti, quanto dolore, quanta distruzione! Molti profughi stanno arrivando anche da noi, e sono testimoni di situazioni terribili. Non possiamo, però, dimenticare che in tante altre parti del mondo, soprattutto in Africa, la guerra è una tragica e attuale realtà, ma nessuno ne dà notizia… Spesso, sono le riviste missionarie che danno resoconti di questi fatti dolorosi. Anche qualcuna di voi ci trasmette informazioni che i mass media solitamente non divulgano. Quindi, se preghiamo per la pace in Ucraina, non possiamo dimenticare tante altre zone del mondo dove si combatte e la gente soffre terribilmente. Come fermare questo odio, queste ingiustizie? In questi giorni pensavo a come voi siete artigiani di pace con il vostro impegno per il bene di tutti, senza distinzioni. Il vostro tempo e le vostre energie donate per il prossimo sono il modo concreto con cui “dichiarate guerra alla guerra”, costruendo le condizioni perché si realizzi la pace, attraverso condizioni di vita degne delle persone, attraverso percorsi di amore e di giustizia. Offrite la presenza di Gesù attraverso l’annuncio del Vangelo e la carità fattiva, dando speranza a chi non ce l’ha. Questo è un incentivo per noi, affinché diamo il nostro contributo nella società in cui viviamo. Costruire la pace può significare, per noi, cercare di risolvere i conflitti nei quali talora ci troviamo coinvolti, più o meno direttamente: liti familiari o con colleghi di lavoro o vicini di casa o anche nella comunità cristiana… Quante volte rischiamo di non impegnarci per risolvere questi contrasti, e, al contrario, alimentiamo le contrapposizioni, le invidie, le gelosie, la maldicenza. Come è importante, al contrario, orientarsi al perdono, alla riconciliazione, alla comprensione del pensiero e della situazione dell’altro… È necessario chiedere con insistenza a Gesù il dono della nostra conversione. Solo se c’è umiltà contribuiamo veramente al bene della pace.
Qualche notizia anche sul fronte della nostra vita diocesana. Già qualche mese fa abbiamo avuto il dono di alcune ordinazioni: sono diventati diaconi permanenti tre uomini di parrocchie diverse: Francesco Fabbri di Croce Coperta, Raffaele Fantini di Sasso Morelli e Leonardo Rossignoli di Castel Bolognese. L’8 maggio, domenica delle vocazioni, sarà invece ordinato diacono un giovane originario di Castelnuovo (piccola parrocchia vicino a Bagnara), Riccardo Bacchilega. Questa ordinazione è in vista del sacerdozio: già da vari anni nella nostra Diocesi non ci sono nuovi sacerdoti. Queste varie ordinazioni sono una gioia per tutti noi e un motivo di speranza. Purtroppo, recentemente, abbiamo dovuto registrare la scomparsa di un diacono permanente molto valido, apprezzato, Luciano Mongardi, che forse qualcuno di voi conosceva: impegnato su vari fronti, e in particolare in quello della carità, era anche attento al mondo missionario. Gli chiediamo che interceda per noi e per la Chiesa.
Maggio è il mese in cui la sacra Immagine della Beata Vergine del Piratello viene portata in cattedrale: anche noi del Centro missionario daremo il nostro contributo per le Rogazioni, in particolare con la pesca di beneficenza per le missioni e con il rosario e la messa in cui pregheremo per voi.
A tutti voi auguriamo di vivere santamente questi giorni! Il Signore, crocifisso e risorto, ci doni la Sua Grazia!

Don Francesco e gli amici del Centro missionario diocesano