Le pietre della fede è un viaggio, che ci accompagnerà ogni venerdì, tra i più o meno conosciuti edifici sacri in diocesi di Imola. Un modo per far conoscere e valorizzare chiese e santuari del nostro territorio, mettendone in luce storia e architettura.


La chiesa intitolata a San Geminiano esisteva già nel 1062 nel luogo detto curtis Codrignani: il termine Codrignano potrebbe derivare da un caratteristica del terreno e significherebbe argilla dura, roccia, oppure potrebbe avere origine dal nome della famiglia romana Coturnius o ancora dalla ricchezza di cacciagione nelle zona,essendo piena di quaglie, in latino coturnices. Il tempio attuale è stato innalzato fra il 1400 e il 1500 e all’inizio di questo secolo si intende restaurarlo per conferirgli un volto nuovo, ma i lavori rimanono a metà per mancanza di fondi così che inizialmente presenta un solido stile rinascimentale nella zona presbiterale e nella restant spesse mura di sassi e il cinquecentesco soffitto a capriate. Nella chiesa si può ammirare una copia della tela con la Beata Vergine del Buon Consiglio lasciata alla chiesa da don Antonio Lorenzo Agnoli ne 1803, affinché fosse collocata sull’altare maggiore. La chiesa misura 22 x 8 metri e ha una cappella con ancona  in scagliola marmorizzata e al centro la nicchia all’interno della quale è custodita la copia de dipinto della Madonna del Buon Consiglio. Sull’altare maggiore campeggia una copia del quadro dedicato al santo titolare, in cornu Epistolae vi è l’altare del Rosario e in cornu Evangelii quello eretto in onore di san Francesco di Paola. Di fianco alla chiesa, anche se staccato, si alza il campanile in mattoni a vista, che ha sostituito i precedente a vela, cioè formato da un muro sovrastante il tetto della chiesa con una bifora. (foto di Giacomo Casadio)



Questa rubrica è tratta dall’omonimo libro “Le pietre della fede”