Marco Reyd – poi fra Fedele – laureato in filosofia e in diritto all’università di Friburgo in Svizzera, aveva intrapreso la carriera forense a Colmar in Alsazia. Il conte di Stotzingen gli affidavò i figli e un gruppo di giovani perché li avviasse agli studi. All’età di 34 anni abbandonò ogni cosa e tornò a Friburgo nel convento dei cappuccini, per i quali fu guardiano del convento di Weltkirchen. Propaganda Fide l’incaricò di recarsi nella Rezia che era in piena crisi protestante. Le conversioni furono numerose, ma attorno al santo predicatore si creò un’ondata di ostilità. Nel 1622, a Séwis, durante la predica, si udì qualche sparo. Fra Fedele portò ugualmente a termine la predica e poi si riavviò verso casa. Improvvisamente circondato da una ventina di soldati, che gli intimarono di rinnegare quanto aveva predicato poco prima, al suo rifiuto fu trapassato con le spade. 


Ne facciamo memoria con l’immagine della pala eseguita da Sebastiano Conca (Gaeta, 1679 circa – Napoli, 1764) nella Chiesa di San Francesco nell’ex Convento dei Cappuccini di Casola Valsenio. Raffigura il santo in gloria.