Le pietre della fede è un viaggio, che ci accompagnerà ogni venerdì, tra i più o meno conosciuti edifici sacri in diocesi di Imola. Un modo per far conoscere e valorizzare chiese e santuari del nostro territorio, mettendone in luce storia e architettura.


La chiesa di Villa Serraglio è intitolata a San’Urbano, papa e martire nel 230 al tempo dell’imperatore Alessandro Severo e risale al secolo XVII. Il tempio viene costruito per volere del marchese di Bologna Silvio Albergati, proprietario del feudo Serraglio, il quale obbliga il suo erede Girolamo a farlo erigere. Dopo alcuni passaggi di proprietà, la chiesa viene donata al vescovo e nel 1938 diventa parrocchia. L’edificio attuale è in stile romanico e a pianta rettangolare, con lieve ridimensionamento nell’area presbiterale e si presenta in buono stato grazie agli importanti interventi di restauro effettuati nel 1955 e poi nel 1998. Lo slancio verticale del complesso architettonico è messo in evidenza dalle paraste che incorniciano i muri perimetrali, scomponendo la monotonia muraria in alternanze di luci ed ombre. La facciata si contraddistingue per notevoli rimaneggiamenti di tipico gusto eclettico, ottenendo accostamenti di elementi gotici e romanici: ne è un esempio la bifora con archetti in stile romanico incorniciata da una finestra ad arco a sesto acuto. All’interno, dietro l’altare maggiore, è possibile osservare la statua del Sacro Cuore di Gesù che sostituisce provvisoriamente l’urna con le reliquie del santo: si tratta di una pregevole urna in legno dorato con teca settecentesca in argento. Ai lati dell’altare campeggiano due pitture del Bulgarini che raffigurano Sant’Urbano e sempre all’interno vi è anche la statua in cartapesta della Madonna del Rosario. Nella chiesa si trova inoltre la cappella dedicata alla famiglie Ferrari-Scardovi che contiene i busti in marmo dei defunti. (foto di Giacomo Casadio)



Questa rubrica è tratta dall’omonimo libro “Le pietre della fede”