Giovanni sigilla la sua missione di precursore con il martirio. Erode Antipa, imprigionatolo nella fortezza di Macheronte (ad Oriente del Mar Morto), lo fa decapitare. Egli è l’amico che esulta di gioia alla voce dello sposo e si eclissa di fronte al Cristo, sole di giustizia: “Ora la mia gioia è compiuta; egli deve crescere, io invece diminuire”. Alla sua scuola si sono formati alcuni dei primi discepoli di Cristo.
Ne facciamo memoria con l’immagine di una scultura nella chiesa di San Giovanni Battista in Imola raffigurante un angelo con la testa mozzata del santo (sec. XVIII).