«Vi raccomando, in maniera speciale, la capacità di dialogo e di incontro. Dialogare non è negoziare. Negoziare è cercare di ricavare la propria “fetta” della torta comune. Non è questo che intendo. Ma è cercare il bene comune per tutti. Discutere insieme, oserei dire arrabbiarsi insieme, pensare alle soluzioni migliori per tutti. Molte volte l’incontro si trova coinvolto nel conflitto. Nel dialogo si dà il conflitto: è logico e prevedibile che sia così. E non dobbiamo temerlo né ignorarlo ma accettarlo». Queste parole, pronunciate da papa Francesco nel 2015, hanno ispirato il cammino sinodale che stiamo percorrendo, che si concentra su un ascolto costante e universale, che includa tutti senza distinzioni di nazionalità, credo o età. «Il sinodo si basa su tre grandi cantieri – afferma monsignor Giovanni Mosciatti  -: la strada e il villaggio, dove si va e si vive insieme, l’ospitalità e la casa, luoghi utili per conquistare la propria responsabilità nella vita, e le diaconie e fondazioni spirituali».

Per un maggiore coinvolgimento di tutti, in particolare modo dei giovani, la Diocesi di Imola ha deciso di rilanciare l’Ufficio Cultura, unendolo all’Ufficio Comunicazioni sociali e puntando a coinvolgere personalità di rilievo con le quali iniziare un dialogo mirato alla formazione di un cantiere di crescita per la società intera, civile ed ecclesiale. Per questo la diocesi ha organizzato una serie di eventi che mettono in contatto sia le realtà ecclesiali, ma anche realtà che operano fuori dall’ambito della Chiesa, valorizzando in primis ciò che c’è già, grazie al fiorire di eventi e manifestazioni che per tutto l’anno ravvivano il territorio diocesano, per poi concentrarsi sul promuovere nuova cultura.

Gli eventi per il momento in programma sono quattro, il primo dei quali si terrà sabato 22 ottobre, con la chiusura del Giubileo e dei 750 anni della dedicazione della cattedrale, presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Cei, e che proseguirà con una grande festa. Il secondo incontro è previsto per il 5 novembre, quando il cardinale Zuppi costruirà un dialogo con le comunità giovanili, ecclesiali e non, della diocesi. Il terzo incontro, previsto per il 26 e il 27 di novembre, è un concerto del coro della Cappella Sistina per celebrare il 150esimo anniversario della nascita di Lorenzo Perosi, grande maestro di musica che ha diretto il coro della Cappella, la cui carriera cominciò proprio a Imola nel 1893. Successivamente si terrà un incontro con tutti i cori delle parrocchie della diocesi per sostenere un dialogo sulla musica e sul canto liturgico. Infine, previsto per la primavera del 2023, un evento di valorizzazione per il sito archeologico di Villa Clelia, con la speranza di poterlo organizzare in loco o nei pressi del sito.

«Lo scopo di questo progetto culturale – spiega il vescovo della Diocesi di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti – è proprio quello di creare un cantiere in cui coinvolgere tutti, per favorire l’incontro e il dialogo tra le persone. Come disse il papa: “La società italiana si costruisce quando le sue diverse ricchezze culturali possono dialogare in modo costruttivo: quella popolare, quella accademica, quella giovanile, quella artistica, quella tecnologica, quella economica, quella politica, quella dei media… La Chiesa sia fermento di dialogo, di incontro, di unità. Del resto, le nostre stesse formulazioni di fede sono frutto di un dialogo e di un incontro tra culture, comunità e istanze differenti. Non dobbiamo aver paura del dialogo: anzi è proprio il confronto e la critica che ci aiuta a preservare la teologia dal trasformarsi in ideologia. Ricordatevi inoltre che il modo migliore per dialogare non è quello di parlare e discutere, ma quello di fare qualcosa insieme, di costruire insieme, di fare progetti: non da soli, tra cattolici, ma insieme a tutti coloro che hanno buona volontà”.